Sanità ed enti locali in Sicilia, protesta dei lavoratori. Cgil, Cisl e Uil: “Basta retorica” 

Giornata di mobilitazione oggi per le lavoratrici e i lavoratori della sanità e degli enti locali. La protesta, che ha coinvolto tutta Italia a cominciare da una manifestazione davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha riguardato circa un milione di lavoratori e in Sicilia si è realizzata attraverso l’organizzazione di sit in di protesta davanti alle Prefetture di quasi tutti i capoluoghi di provincia e lo stato di agitazione nei luoghi di lavoro.

“Cgil, Cisl e Uil insieme – dicono i segretari generali di Fp Cgil, Gaetano Agliozzo; Cisl Fp, Paolo Montera; e Uil Fpl, Enzo Tango – chiedono al governo nazionale risposte concrete alle vertenze aperte in merito ai due comparti, nel rispetto di quanto stabilito nel Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”.

In particolare, le tre sigle sindacali chiedono: lo stanziamento delle risorse necessarie per il rinnovo dei due contratti collettivi, la valorizzazione delle professionalità attraverso la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione, la rimozione dei vincoli normativi per l’avvio della contrattazione integrativa e un piano straordinario di assunzioni.

“Si tratta di rivendicazioni legittime – concludono Agliozzo, Montera e Tango – che devono essere riconosciute alle lavoratrici e ai lavoratori di due settori, sanità e funzioni locali, che hanno dimostrato tutta la loro centralità negli anni dell’emergenza pandemica. Basta con la retorica degli ‘eroi’: non ci sono eroi, ci sono persone che fanno il loro dovere, lavoratori che fanno il loro lavoro e che hanno diritto al riconoscimento dei loro diritti”.

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