Sanità, la crisi della Seus preoccupa i sindacati. Ugl e Fials: “Sostituire subito Ferlisi”

Le dimissioni di Calogero Ferlisi dalla carica di presidente della Seus, la struttura che gestisce il servizio del 18 in Sicilia, preoccupano i sindacati della sanità. L’Ugl parla di doccia fredda per i lavoratori mentre la Fials sollecita l’immediata sostituzione del vertice e la soluzione urgente di una serie di questioni ancora sul tavolo.

Anche perché in pochi credono che le dimissioni di Ferlisi, ex magistrato nominato presidente ai primi di febbraio, siano state davvero rassegnate per motivi di salute. In molti, dietro questo gesto, vedono una risposta traumatica alla mancata nomina di un direttore generale che Ferlisi aveva chiesto da tempo senza ottenere risposta.

Secondo Carmelo Urzì e Giovanni Ferraro della Ugl Salute “si è interrotto il processo di necessaria revisione del contratto di servizio con la Regione Siciliana, già prorogato diverse volte ed in scadenza il 30 aprile. Ancora peggio perché siamo in alto mare sull’esecuzione integrale del contratto di lavoro che, pur essendo scaduto da 14 anni ed in fase di rinnovo, non è stato correttamente corredato dai necessari accordi di secondo livello”. Ora c’è anche il rischio di ritardi nei pagamenti degli stipendi e ai vertici del Governo regionale viene chiesto “di attivarsi immediatamente per sanare questo ulteriore vulnus prima della scadenza del termine per le nomine, fissato dall’emendamento approvato martedì sera dall’Ars perché la Seus e i suoi lavoratori non si possono permettere per la seconda volta in pochi mesi di rimanere senza il presidente e gli organi di gestione societaria”.

Sandro Idonea della Fials  sottolinea come si stiano accumulando problemi irrisolti “che riguardano principalmente la gestione del personale, l’applicazione degli istituti contrattuali e la drammatica carenza di autisti soccorritori nella parte orientale dell’Isola”.

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