Sanità privata, firmato il nuovo contratto: previsti incrementi salariali e più diritti

Incrementi salariali, più diritti e norme contro le aggressioni e sul precariato. Questi i contenuti del nuovo contratto della Sanità privata, che è stato definitivamente firmato oggi a Roma dopo anni di trattative e acceso confronto con i sindacati. “Un risultato che abbiamo conquistato sul campo, con la dura lotta sindacale ma, soprattutto, grazie all’impegno instancabile dei lavoratori che avevano una sola legittima richiesta: avere gli stessi diritti dei colleghi della Sanità pubblica”, affermano in coro i rappresentanti delle sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

Il rinnovo del contratto (atteso da 14 anni e sottoscritto da federazioni e dalle parti datoriali Aiop e Aris) prevede, sul piano economico, un incremento medio mensile pari a 154 euro, pari al 4,21 per cento (categoria D) e una “una tantum” di 1.000 euro per tutti i lavoratori erogata in due tranche.

Importanti sviluppi anche sul piano normativo, perché il nuovo Ccnl amplia la sfera dei diritti dei dipendenti del settore. Sulle ferie si garantiscono almeno 15 giorni di calendario consecutivi dal 15 giugno al 15 settembre e si introducono le ferie solidali per i lavoratori in situazioni di difficoltà personale. Previsti l’allargamento e la piena esigibilità dei permessi retribuiti, fra i quali il diritto a 12 ore annue per viste mediche ed esami diagnostici.

Alla voce riposo giornalier, c’è la previsione di 11 ore di riposo consecutive senza deroghe, inoltre la prestazione massima dell’orario giornaliero non può superare le 12 ore e viene introdotto un articolo sull’orario di lavoro flessibile. Nell’orario di lavoro vengono garantiti 14 minuti di tempi di vestizione compresi nell’orario. Si prevede la costituzione di un fondo a carico delle aziende per la formazione e l’aggiornamento professionale. Quanto alle relazioni sindacali, si potenzia la contrattazione aziendale, l’informazione e l’introduzione del confronto con le organizzazioni sindacali. Sulla rappresentanza si attribuiscono un incremento di ruolo alle delegate e ai delegati, sia Rls che Rsu.

Inoltre, si inserisce per la prima volta in un contratto nazionale un articolo specifico che affronta il contrasto alle aggressione al personale. Prevista, sul tema occupazione, una clausola di stabilizzazione per i lavoratori a tempo determinato per contrastare il lavoro precario.

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