Sanremo, palermitana raccoglie 10.000 firme per “una Rai dalla parte delle donne”
Una donna di Palermo, Lidia Vivoli, 48enne, sopravvissuta a un tentativo di femminicidio, ha lanciato una petizione su Change.org che ha già raccolto 10.000 firme. Con la petizione, Lidia Vavoli chiede un “servizio pubblico dalla parte delle donne”.
La petizione diretta alla Rai – al Presidente Marcello Foa e all’Amministratore Delegato Fabrizio Salini – chiede di “destinare parte dei proventi della raccolta pubblicitaria di Sanremo 2020 per dare vita ad una striscia mensile sulla tv pubblica che racconti in modo opportuno noi donne, il tema della violenza di genere e delle discriminazioni“.
La proposta, spiega Lidia nella petizione, nasce dalla volontà di rendere i giorni del Festival un momento “positivo e di unione per tutti: cittadini, spettatori, media e politica”, dopo le polemiche della vigilia che hanno riacceso il dibattito “sulla questione dei diritti delle donne e sulle violenze di genere” per la scelta di includere nella competizione il rapper Junior Cally, divenuto noto per i contenuti del brano e del videoclip “Strega” da lui pubblicati 2 anni fa. Alla sua partecipazione al Festival si erano opposti studenti e insegnanti del Liceo Scientifico Nicolò Palmeri di Termini Imerese, il cui appello sulla stessa piattaforma aveva raccolto più di 60mila firme.
Lidia e altri 10 mila cittadini chiedono alla Rai “un appuntamento mensile che dia voce proprio a chi ha subito violenza e lotta ogni giorno per fermare questa orrenda piaga che ormai sta diventando una consuetudine in questo Paese: perché la violenza sulle donne e il femminicidio non sono più un’emergenza ma, ahimè, una tragica normalità”. “Sarebbe un ottimo modo – conclude Lidia – per ribadire il ruolo preminente che la tv pubblica ha nel sensibilizzare ed educare i cittadini su temi così importanti per la società”.