Save The Children: “In Sicilia 42% dei bambini in condizioni di povertà”

E’ un allarme quantomai chiaro quello lanciato da Save The Children, le cui stime certificano come in Sicilia il 42% dei bambini e adolescenti vive in condizioni di povertà relativa e in un nuclei familiari e contesti che mettono a rischio le opportunità per il futuro. E tra le città maggiormente sotto osservazioni anche a livello nazionale c’è Palermo, dove il 60% dei bambini al di sotto dei 15 anni vive in aree periferiche.

I dati e le valutazioni fanno parte del IX Atlante dell’infanzia a rischio “Le periferie dei bambini” di Save the Children, pubblicato da Treccani e presentato a Palazzo Montecitorio alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico.

Lo studio mette in evidenza la connessione tra disuguaglianze e povertà, con riferimenti anche sul piano geografico: all’interno delle aree metropolitane italiane pochi chilometri di differenza tra una zona e l’altra rappresentano in molti casi un confine tra mondi contrapposti, tra riscatto sociale e povertà, con ampie diseguaglianze educative e scolastiche.

Secondo lo studio, proprio a Palermo, si registra una delle forbici più ampie in termini di diseguaglianze educative: nel capoluogo siciliano, la percentuale più bassa di 15-52enni senza diploma di scuola secondaria di primo grado si registra nella zona Malaspina-Palagonia (2,3%), il 23% nella zona Palazzo Reale. Ampia la forbice anche sul fronte dell’abbandono scolastico: la percentuale più bassa di ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano più, sono senza lavoro e non sono inseriti in alcun circuito di formazione è in viale della Libertà (8,8%); nel quartiere Pallavicino invece l’abbandono scolastico tocca il 26,1%.

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