Sea Watch, Governo sempre più unito. Toninelli: “Porti chiusi per chi viola la legge”

“Per chi viola la legge i porti sono chiusi e rimarranno sempre chiusi”. Così il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli, interpellato sulla Sea Watch a margine di un evento delle Ferrovie dello Stato. “Tutti i Paesi devono rispettare la legge – ha aggiunto – In questo caso non hanno rispettato il coordinamento dell’operazione e hanno violato il diritto internazionale della navigazione”.

Sempre Toninelli, uscendo dal Senato, ha affermato: “Devono intervenire i Paesi direttamente interessati. Devono prendere un impegno formale”.

SALVINI – E il collega Matteo Salvini, intervistato da Radio anch’io su Radio Uno, ha detto: “C’è gente che non si ferma per strada quando i carabinieri tirano fuori la paletta e dicono alt, questa gente viene arrestata e la macchina sequestrata, ci sono persone che in Italia quotidianamente disobbediscono alle leggi e poi ne pagano le conseguenze sia che lo fai in macchina sia che lo fai in barca”.

Il vicepremier leghista ha aggiunto: “Lo ha fatto per motivi politici perché in 15 giorni sarebbe andata e tornata dall’Olanda due volte. È chiaro che una nave che batte bandiera olandese di una ong tedesca che ha raccolto i migranti in acque libiche e poi non è andata in Tunisia, né a Malta ma ha tirato dritto verso l’Italia disubbidendo a tutti lo fa per motivi politici, mi spiace che usi 42 esseri umani per fare una battaglia politica”.

Salvini ha anche affermato che “in Italia chi scappa dalla guerra arriva in aereo essendo riconosciuto come profugo. Questi non sono naufraghi, pagano 3000 dollari agli scafisti. Questi sono viaggi organizzati a pagamento da una mafia di trafficati di esseri umani che poi usa quei soldi per comprare armi e droga, quindi stroncare questo traffico significa salvare vite, alcune di queste ong aiutano nella sostanza il traffico di esseri umani”.

BARTOLO (PD) – “Un panino e un bicchiere d’acqua non bastano a rimettere in sesto un fisico debilitato. E per fisico intendo quell’insieme complesso e indivisibile di corpo e psiche”. Così il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, ora parlamentare europeo del Pd, che al telefono dall’aeroporto di Bruxelles – dove sta prendendo un volo per arrivare in serata a Lampedusa – chiede che i 42 migranti a bordo della Sea Watch siano portati a terra, “perché lo stato di necessità, di cui ha parlato la comandante della nave, è tutt’altro che rientrato”.

Bartolo, insieme ad alcuni parlamentari europei del suo gruppo, ha firmato una lettera inviata al Commissario per la migrazione, il greco Dimitris Avramopoulos, affinché convinca gli stati Ue ad accogliere i migranti della Sea Watch una volta sbarcati. “Giunte a terra – ha spiegato – queste persone potranno andare in Olanda, in Germania o in qualunque altro paese. E se Salvini non li farà scendere a Lampedusa, è il caso che trovino un porto alternativo dove essere accolti prima di venire trasferiti altrove. È a loro, alle persone che soffrono a bordo della nave, che dobbiamo pensare”.

 

 

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