sea watch salvini vuole la distribuzione dei migranti in europa

Sea Watch, indagata la “Comandante”. Perquisizioni a bordo della nave

Il caso della nave della Sea Watch tiene banco anche oggi “perchè nessuno dovrà ritenere scontato che l’Italia debba fare da piattaforma di sbarco”, per usare le parole del ministro dell’Interno Salvini. A Roma si lavora per la distribuzione in tutta Europa dei migranti a bordo, condizione “sine qua non” perché venga autorizzato lo sbarco mentre dall’Europa vorrebbero prima lo sbarco e poi la distribuzione. Nelle ultime ore qualche paese europeo ha manifestato la propria timida disponibilità. Intanto altri due migranti sono sbarcati perchè in condizioni fisiche preoccupanti. Di seguito tutti gli aggiornamenti della giornata.

ORE 08.10: il ministro Salvini alla trasmissione Tv Agorà di Rai3: “Mi dica quanti vanno a Amsterdam o a Berlino e io firmo per lo sbarco. Troppe volte sono stati presi impegni che poi non sono stati mantenuti. Se c’è una nave italiana che disobbedisce a Marsiglia, Rotterdam o Amburgo, secondo voi dopo quanti secondi vengono arrestati i disobbedienti? La barca era più vicina ad altri Paesi, se vuoi salvare delle vite vai nel porto più vicino, se invece vuoi litigare con il governo italiano allora fai in modo diverso”.

ORE 10.20: “Abbiamo trascorso la notte sul ponte della #SeaWatch partecipando ai turni per controllare che non ci fossero gesti disperati da parte dei naufraghi. La situazione a bordo non è più sostenibile”: lo scrive su twitter Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa, che si trova da ieri a bordo insieme ad altri quattro parlamentari.

ORE 11.10: La Guardia di finanza ha consegnato l’informativa sul caso “Sea Watch3” alla Procura di Agrigento. In base a quanto filtra dagli ambienti della Procura, non dovrebbero essere fatti né arresti, né tanto meno il sequestro della nave, battente bandiera olandese. In Procura, ad Agrigento, subito dopo lo sbarco di donne incinte, bambini e malati che erano sulla Sea Watch3, è stato aperto un fascicolo d’inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

ORE 11.34: Fonti della Farnesina confermano che Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e altri stati membri dell’Ue sono disponibili ad accogliere migranti imbarcati sulla nave Sea Watch.

ORE 12.13: Sedici migranti, verosimilmente tunisini, fra i quali anche una donna e 8 minorenni, sono stati intercettati in prossimità del porto di Lampedusa. A bloccare e scortare il barchino fino al molo Favarolo è stata una motovedetta della Guardia di finanza. Il gruppo è stato portato all’hotspot di contrada Imbriacola.  L’imbarcazione, lunga 5 metri, è stata sequestrata.

ORE 12,45: “Prendiamo atto dell’iscrizione della nostra Capitana (Carola Rakete) nel registro degli indagati per favoreggiamento di immigrazione clandestina, violazione del codice della navigazione, e resistenza a pubblico ufficiale per non avere obbedito all’alt della Guardia di finanza”. lo dice in un videotwitter la portavoce della Sea Watch che aggiunge “Ancora nulla è stato notificato a bordo”.

ORE 15.06: Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha ringraziato “i governi di Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e il Commissario europeo Avramopoulos per la risposta positiva per le persone a bordo della Sea Watch”.

ORE 15.30: Una perquisizione da parte della Guardia di Finanza è in corso a bordo della Sea Watch. I finanzieri sono saliti a bordo su disposizione dei pm di Agrigento e stanno notificando al comandante Carola Rackete anche l’iscrizione nel registro degli indagati. A Lampedusa è inoltre in arrivo il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella.
(ANSA).

 

 

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