Si inasprisce la vertenza a Covisian: linea dura dell’Ita, i dipendenti si incatenano

Il presidente di Ita, Alfredo Altavilla, si scaglia contro Covisian e spiega che l’azienda avrebbe chiesto un aumento del 64% del corrispettivo pattuito per il servizio di call center. “Una sorta di ricatto e quindi inaccettabile”.

Il 21 marzo sarebbe arrivata l’email che decreta l’aumento, ma Altavilla afferma che la scelta di Covisian sia arrivata tramite gara e che, accettando il rincaro, ITA avrebbe dovuto “ridiscutere tutti i contratti in essere”.

Intanto il presidente ha confermato la volontà di assumere dipendenti Covisian a rischio posto di lavoro per la fine del contratto, che potranno operare in smart working da Palermo. Una piccola parte.

“Il nostro organico a Roma è stato completato quindi parliamo di una possibilità nell’immediato di poche decine di unità. Covisian è responsabile per l’assunzione dei 543 lavoratori Almaviva, Ita è parte lesa“.

Le parole di Altavilla pronunciate di fronte alle Commissioni Lavoro e Trasporti del Senato, che suonano ancora più forti una volta lanciato l’attacco. “Abbiamo avviato azioni a tutela di Ita citando Covisian. Hanno mancato la trasformazione del contratto temporaneo in definitivo ponendo in essere comportamenti che hanno danneggiato l’azienda”.

Intanto prosegue la protesta a Palermo. Un gruppo di lavoratrici si è infatti incatenata a Piazza Politeama (foto Uilcom Sicilia), davanti a loro delle candele e dietro svettano i manifesti: “Il governo dei migliori lascia a casa i lavoratori”.

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