Sicilia, impugnata la legge sul funzionamento del Corpo Forestale della Regione

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha deciso di impugnare la legge della Regione Siciliana recante “Norme per il funzionamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana“.

Secondo quanto rende noto Palazzo Chigi, gli articoli contestati sono il primo – che prevede l’assunzione, mediante concorso pubblico per esami, di nuovo personale del comparto non dirigenziale a tempo indeterminato – e il secondo – che applica l’articolo 87 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18,  anche per il Bacino “PIP Emergenza Palermo”, per i soggetti utilizzati in attività socialmente utili e per i lavoratori utilizzati nei cantieri di servizi già percettori del reddito minimo di inserimento.

Nel comunicato diffuso dopo il Cdm si specifica che l’impugnativa è stata deliberata “in quanto gli articoli 1 e 2, ponendosi in contrasto con la normativa vigente in materia di copertura finanziaria delle leggi di spesa, eccedono dalle competenze statutarie attribuite alla Regione e determinano una violazione dell’articolo 81, terzo comma, della Costituzione”, che prevede che la legge di approvazione del bilancio non possa stabilire nuove entrate e nuove spese.

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