Sicilia in zona arancione dal 15 marzo: cosa cambia, cosa si può fare e cosa è vietato
Il governo opta per una nuova “stretta” e anche la Sicilia torna in arancione. Il cambio di colore per l’Isola scatterà da lunedì 15 marzo, visto che il nuovo decreto ha di fatto “abolito” la zona gialla fino al 6 aprile. Ma cosa cambia? Cosa si può fare e cosa è vietato?
SPOSTAMENTI: É vietato uscire dal proprio comune e dalla regione (salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute); sarà invece consentito spostarsi all’interno del territorio comunale. Gli spostamenti sono consentiti dalle ore 5 alle 22, orario in cui scatta il coprifuoco. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. NOTA BENE: il 3, 4 e 5 aprile tutta Italia sarà invece in zona rossa, ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è).
É consentito (salvo diversa disposizione locale): fare visite in altra abitazione una sola volta al giorno, nello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, per un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque spostarsi con i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
Per chi entra in Sicilia, resta in vigore l’obbligo di registrarsi su www.siciliacoronavirus.it e (in assenza di un referto che dimostri di essere risultati negativi a tampone nelle ultime 48 ore) sottoporsi a tampone nelle strutture dedicate agli screening oppure – a proprie spese – presso un laboratorio. Chi non segue nessuna delle precedenti procedure, come ultima ipotesi, ha l’obbligo di porsi in isolamento fiduciario per 10 giorni, presso il proprio domicilio.
ZONA ROSSA AUTOMATICA: Il nuovo decreto legge prevede che la zona rossa scatti in automatico al superamento della soglia dei 250 casi ogni 100 mila abitanti.
NEGOZI E ATTIVITÀ COMMERCIALI: Tutte le attività commerciali possono aprire (non sono previste infatti limitazioni alle categorie di beni vendibili). I commercianti hanno la responsabilità di garantire le misure di prevenzione e la corretta igienizzazione degli spazi. Nei weekend e nei giorni festivi e prefestivi, le attività nei centri commerciali restano chiuse TRANNE farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie e vivai.
RISTORAZIONE: Bar e ristoranti possono continuare operare SOLO il servizio di consegna a domicilio e quello di vendita con asporto. L’asporto è consentito sino alle ore 22; per il domicilio non ci sono limitazioni di orario.
SPORT: L’attività motoria è consentita all’interno del proprio comune e nel rispetto delle misure di prevenzione. L’attività sportiva è consentita solo all’aperto in centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali restano sospese.
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