Sicilia, ok dalla Regione ai piani di zona: 108 milioni per aiutare le fasce più deboli

Rafforzare il sistema dei servizi sociali, ampliandone l’offerta e migliorandone la qualità, per rispondere all’aumento di situazioni di vulnerabilità e della domanda di servizi generato dalla pandemia. È l’obiettivo delle linee guida per la programmazione del Piano di zona 2022-2024 in Sicilia, in applicazione della legge 328 del 2000 attraverso l’utilizzo del Fondo nazionale Politiche sociali 2021-2023, approvate dal governo Musumeci nell’ultima seduta di giunta.

Il documento pianifica l’utilizzo di 108 milioni per il triennio (36.084.050,89 euro all’anno) per interventi in favore delle fasce più deboli, applicando i Livelli essenziali delle prestazioni sociali.

“Con questo atto di programmazione intendiamo dare continuità alle politiche sociali territoriali già avviate in attuazione del precedente Piano sociale nazionale – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – introducendo alcune priorità di intervento, previste nel nuovo Piano nazionale, volte a rafforzare l’accesso al sistema dei servizi sociali e la presa in carico dei soggetti più fragili, tenuto conto della molteplicità dei bisogni espressi dalla persona”.

“Stiamo lavorando per garantire a ciascun distretto socio-sanitario – aggiunge l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavone – una “dotazione minima” di professionalità sociali e di servizi e interventi in grado di migliorare la qualità dell’offerta pubblica, soprattutto in quelle realtà locali in cui il settore dei servizi sociali non dispone di personale tecnico e in cui le risorse umane e professionali a disposizione risultino esegue rispetto alla complessità manifestata dal territorio”.

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