“Sistema Montante”, altri 13 indagati “eccellenti”: c’è anche l’ex Governatore Crocetta
C’è anche l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta tra le 13 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a commettere reati contro la pubblica amministrazione e accesso abusivo al sistema informatico. Oggi la procura di Caltanissetta ha notificato l’avviso di conclusioni indagini con le firme del procuratore aggiunto Paci e dei sostituti Spina e Pasciuti.
Insieme a Crocetta, tra gli indagati c’è anche Antonello Montante, ex presidente di Confindustria, già condannato a 14 anni di reclusione per gli stessi reati ma il quale si ipotizzano nuove accuse di corruzione. Crocetta sarebbe indagato per corruzione in atti contrari a un dovere d’ufficio: secondo i pm avrebbe asservito “gli apparati dell’amministrazione regionale sottoposti, direttamente o indirettamente ai suoi poteri di indirizzo vigilanza e coordinamento” agli interessi di Montante.
L’avviso della Procura riguarda anche gli ex assessori della giunta Crocetta, Linda Vancheri e Maria Lo Bello, che Crocetta – secondo le accuse – avrebbe nominato su indicazione di Montante che, dal canto suo, aveva in parte finanziato nel 2012 la campagna elettorale per l’elezione di Crocetta a presidente della Regione.
Risultano indagati anche l’ex presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro, l’ex capo centro della Dia di Palermo Giuseppe D’Agata e quello di Caltanissetta Gaetano Scillia, l’ex capo della Dia Arturo De Felice, il vice questore in servizio allo scalo di Fiumicino, Vincenzo Savastano, il capo della sicurezza di Montante Diego Di Simone Perricone, l’ex commissario dell’Irsap Maria Grazia Brandara, l’imprenditore Rosario Amarù, l’imprenditore Carmelo Turco.
Le accuse a carico di Crocetta vengono fermamente respinte dal suo legale, Vincenzo Lo Re: “Nessuna nomina è stata sollecitata a Crocetta da Montante, e se è vero che la Vancheri era espressione di Confindustria, così come lo era Marco Venturi nominato da Lombardo (senza che il fatto costituisca reato), altrettanto vero è che la Lo Bello era rappresentante del mondo sindacale. Per quanto concerne i rapporti con Catanzaro, basta leggere le cronache di giugno 2015 per verificare che la discarica di Siculiana fu l’unica che non si adeguò all’ordinanza con la quale Crocetta obbligava tutte le discariche siciliane a biostabilizzare i rifiuti”.
E aggiunge: “Attendiamo poi di sapere in relazione a quali appalti Crocetta avrebbe agevolato gli interessi di altri imprenditori vicini a Montante. Infine prendiamo atto della periodica ricomparsa di un fantomatico video a contenuto sessuale che ritrarrebbe Rosario Crocetta in atteggiamenti intimi. Se ne è parlato la prima volta durante la campagna elettorale per le comunali di Gela del 2008 e Crocetta querelò per diffamazione i suoi avversari politici, poiché non ha nulla da temere per insinuazioni di questo tipo”.
ARS, MICCICHÉ: “FINANZIARIA DIFFICILE, NO AI TERRORISMI”