SmartPort, l’Autorità di Sistema della Sicilia Occidentale pronta alla sfida del Recovery Fund

Mentre nelle stanze della politica si parla di opere da proporre a valere sul Recovery Fund prive delle caratteristiche di immediata cantierabilità richieste dal dispositivo europeo che regola il Recovery Fund, l’Autorità Portuale di Palermo innesta la marcia e avvia SmartPort.

SmartPort è un innovativo progetto che vede la collaborazione virtuosa tra pubblico e privato per la realizzazione di interventi integrati di efficientamento energetico delle strutture portuali di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle e l’introduzione di innovative tecnologie smart e IoT (Internet of things).

Il Progetto appena varato traccia la strada per trasformare in ottica smart i porti della Sicilia occidentale attraverso l’innovazione, la digitalizzazione dei sistemi logistici portuali, l’efficientamento energetico degli scali e l’implementazione di sistemi basati su energie rinnovabili.

Il progetto prevede una control room nel porto di Palermo, cioè un presidio del sistema di videosorveglianza, anche in remoto, per il controllo e l’ottimizzazione energetica delle 4 aree portuali. Ma anche sistemi di ultima generazione per informare e indirizzare il traffico di visitatori, attraverso l’uso di big data, anche per favorire la veicolazione ai fini turistici dei flussi crocieristici.

Inoltre, cosa non da poco, il progetto è pienamente in linea con le direttive europee che assegnano la priorità nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ai temi della transizione energetica e della digitalizzazione (il 57% del programma italiano dovrà rispondere a questi 2 obiettivi). Il progetto intercetta infatti le strategie del Green New Deal sostenendo il territorio nel potenziare il rapporto tra economia, ecologia ed innovazione.

Con questo progetto di partenariato pubblico-privato vengono attivati 22 milioni di euro attraverso un project financing promosso dall’autorità Portuale della Sicilia occidentale e siglato con il raggruppamento di imprese costituito da Free Energy Saving srl, Luxmaster srl e Free Energia spa, società specializzate nella progettazione e nello sviluppo di soluzioni innovative incentrate sui temi delle smart city, della sostenibilità e dell’economia circolare.

Attraverso una fattuale declinazione del tema della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica, vengono così create le condizioni per favorire lo sviluppo e la crescita economica dell’area. Attivando capitali privati e rigenerando le aree portuali e quindi i sistemi urbani in cui le stesse sono collocate. Il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale chiede infatti agli attori territoriali – nazionali, regionali, metropolitani e comunali – di mettere in campo ogni forza per potere far sì che lo sviluppo dell’economia del porto sia anche chiave per lo sviluppo del territorio di riferimento, urbano, metropolitano e regionale.

“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza”, ha scritto Einstein.

E proprio questa è la lezione che dobbiamo imparare da questa crisi e dall’opportunità irripetibile che ci offre il Recovery Fund. Non è chiedendo risorse a Roma con atteggiamento rivendicatorio di un diritto quesito che recupereremo il gap di infrastrutturazione tra nord e sud, ma sviluppando concretamente progetti che siano rispondenti alle finalità e compiendo tutti quei passi necessari per realizzarli. Dimostrando che siamo capaci!

Abbiamo davanti a noi l’occasione di usare questa straordinaria stagione segnata dall’opportunità del Recovery Fund per invertire la rotta e puntare sullo sviluppo. Non sprechiamo questa occasione. Il Piano di ripresa e resilienza non è elencare progetti pensando che basti questo per fare sviluppo e recuperare, e poi rivendicare che qualcun altro si prenda la responsabilità di risolvere l’incompatibilità con le regole.

Sviluppo significa realizzare i progetti. Con l’umiltà e la determinazione che è tipica di chi il cambiamento lo guida, non lo subisce. Di chi lo sviluppo lo realizza, non lo rivendica. Leadership capaci di generare utilità collettiva con una visione che va oltre gli ostacoli.

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(*) l’autrice, docente universitario di Leadership, è stata per anni responsabile del sistema di valutazione investimenti pubblici della Regione Siciliana

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