“Sorella sanità”, la Cassazione dice ‘no’ all’arresto del deputato Ars Pullara
La corte di Cassazione ha annullato – senza rinvio – l’ordine di arresto per il deputato regionale Carmelo Pullara (Popolari e autonomisti), indagato nell’ambito dell’inchiesta “Sorella Sanità” con l’accusa di turbativa d’asta. Nel processo già fissato, la posizione del parlamentare regionale era stata stralciata proprio in attesa del pronunciamento della Cassazione.
In base ad alcune intercettazioni, i pm accusavano Pullara di aver favorito l’azienda Manutencoop (oggi Rekeep, che si è sempre detta estranea alla vicenda). Ma secondo i giudici della Suprema Corte non ci sono elementi per imporre la custodia cautelare al deputato, che ha sempre respinto le accuse.
I pm chiedevano gli arresti domiciliari già da maggio, ma il gip Claudia Rosini li aveva negati, sostenendo l’insussistenza di gravi indizi. Il Riesame aveva invece accolto lo scorso agosto l’appello della Procura, ma il deputato ha fatto a sua volta ricorso in Cassazione. Che oggi ha decretato il “no” all’arresto.
IL BOLLETTINO DELLA SICILIA DEL 2 DICEMBRE 2020
IL BOLLETTINO NAZIONALE DEL 2 DICEMBRE 2020
L’AGGIORNAMENTO DELLE PROVINCE (2 DICEMBRE)