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Sottosegretari, Giammanco: “È grave che Forza Italia Sicilia non sia rappresentata”

Il numero estremamente ridotto dei sottosegretari siciliani nominati nel governo Draghi provoca sempre più malcontento all’interno dei partiti, insieme alla preoccupazione che certe scelte possano indirettamente significare uno scarso interesse sui gravissimi temi economici e sociali della Sicilia, che potrebbe vedere aumentare il gap con le regioni del Nord.

Gabriella Giammanco, portavoce di Forza Italia in Sicilia e Vicepresidente del Gruppo azzurro in Senato, prende posizione sottolineando come non sia stato rispettato il “peso” che il partito ha conquistato sull’Isola negli ultimi anni in rapporto alle percentuali nazionali. In realtà, uno dei quattro sottosegretari del governo Draghi è proprio di Forza Italia (gli altri tre sono del M5S) ma Giorgio Mulè, originario di Caltanissetta, ormai da tantissimi anni ha lasciato la Sicilia.

“Alla luce delle ultime nomine di viceministri e sottosegretari – dice – è molto grave dover constatare che non sia presente alcun rappresentante di Forza Italia Sicilia nella squadra di Governo. È fin troppo evidente che se il partito riesce a mantenere percentuali di consenso non esaltanti ma dignitose è proprio grazie al prezioso contributo e alle performance delle regioni del Sud”.

La Sicilia, in particolare è da sempre granaio di voti per Forza Italia – continua – . Alle elezioni regionali abbiamo raggiunto il 17%, a fronte dei consensi a una cifra delle regioni del Centro-Nord. Alle elezioni europee abbiamo mantenuto quel 17%, a fronte dell’8 a livello nazionale. Dato che, senza il voto dei siciliani che rappresentano ben il 10% degli elettori italiani, sarebbe crollato al 6,3%. Forza Italia in Sicilia può contare su 700 amministratori locali, solo la provincia di Messina ne conta più del Veneto o della Lombardia. Eppure la Sicilia non ha alcun rappresentante nel Governo Draghi, né tra le prime né tra le seconde file. Credo che il Presidente Berlusconi e i dirigenti di partito tutti debbano aprire una seria riflessione su questo. In caso contrario il rischio è di veder presto disperdere questo enorme capitale” .

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