Stancanelli (FdI): “Sostenere i pescatori siciliani che recuperano plastica in mare”
Dare il giusto riconoscimento ai pescatori italiani, ed in particolare a quelli isolani che svolgono un “servizio importante per il disinquinamento dell’ambiente marino”, anche sostenendoli economicamente con “incentivi a carico del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca”.
Lo chiedono i parlamentari europei di Fratelli d’Italia, tra cui il deputato siciliano Raffaele Stancanelli, in un’interrogazione alla Commissione Europea, con richiesta di risposta scritta. Nel documento, i deputati domandano se e come il Governo Ue intenda “intervenire concretamente affinché i pescatori siano esenti da costi diretti e indiretti per lo smaltimento dell’alta percentuale di plastica presente nel mare Mediterraneo. Negli ultimi anni, tale presenza massiccia di rifiuti ha portato a “iniziative spontanee da parte dei pescatori, in particolare in Italia e nelle isole, per riportare a terra a fini di smaltimento la plastica recuperata accidentalmente in mare”.
I pescatori italiani hanno quindi assunto man mano un “ruolo strategico” per il recupero del materiale fortemente inquinante in un “ecosistema notoriamente fragile”, finendo per svolgere un “servizio ambientale importante anche per l’attuazione della strategia europea per l’economia circolare. Esistono però problemi riguardanti lo smaltimento della plastica a terra. In particolare, i pescatori devono farsi carico degli alti costi di smaltimento in quanto rifiuti speciali”.
Da qui la richiesta di conoscere “se la Commissione intende considerare l’azione di recupero della plastica e di altri rifiuti marini da parte dei pescatori un servizio importante per il disinquinamento dell’ambiente marino”.