A Catania gli stati generali del Turismo di FdI, Meloni: “Pronti alle barricate”
Il Turismo italiano e la sua salvaguardia al centro del programma di Fratelli d’Italia. Ad annunciarlo è Giorgia Meloni nel corso dell’intervento (in videoconferenza a causa del ritardo sul proprio volo per l’emergenza cenere sull’Etna) agli Stati generali del turismo di FdI a Catania.
Meloni afferma: “Tolleranza zero contro ogni forma di illegalità, di irregolarità e di abusivismo, compreso quello delle strutture ricettive. “Noi vogliamo essere il partito del turismo. E non potrebbe essere diversamente perché chi ama la propria terra, chi ama l’Italia non può non occuparsi di turismo. L’Italia deve liberarsi dai suoi complessi e tornare a pensare in grande”.
Tra le proposte di FdI nel settore, Meloni sottolinea che ci sono “l’istituzione di una scuola nazionale di alta formazione turistica, di favorire i grandi eventi invece di temerli, come ha fatto invece fin’ora l’incompetenza grillina, vincolare i proventi della tassa di soggiorno ad investimenti nel campo turistico, perché uno le tasse le paga più volentieri se capisce dove vanno a finire qui soldi”. Meloni ha sottolineato anche che “va avanti la nostra battaglia contro la riforma delle concessione per gli stabilimenti balneari”, confermando di “essere pronti a fare le barricate”.
“Noi siamo costantemente impegnati – ha aggiunto – a mantenere un dialogo aperto con gli operatori del settore. L’Italia per poter sviluppare il suo potenziale turistico ha bisogno di smettere di massacrare le sue imprese, che non sono solo quelle del turismo, ma anche le altre. Chiedono meno tasse, meno burocrazia e invece la politica in questi anni ha fatto l’esatto contrario. Penso – ha sottolineato Giorgia Meloni – all’effetto devastante del Decreto dignità e ora si sta parlando della rivalutazione dell’Iva che è un paradosso. E tra le ipotesi deliranti di questo Governo c’è proprio quella che vedrebbe l’aumento dell’Iva sulle strutture ricettive”
Sull’aumento dell’Iva afferma: “Sarebbe un provvedimento devastante che metterebbe in ginocchio un intero settore al quale, invece, l’Iva andrebbe tagliata per consentire di competere con nazioni in cui già ora l’Iva è più bassa. Mi prendo l’impegno solenne – annuncia il presidente di FdI – che se Cinque Stelle e Pd dovessero andare avanti su questa strada saremo pronti a fare le barricate contro questo ennesimo scempio che invece di aiutare uno dei settori fondamentali della nostra economia, fa di tutto per farci cassa e ne impedisce lo sviluppo”.