Tagli all’Asp Messina, botta e risposta fra Catalfamo e Calderone e l’assessore Razza

Botta e risposta fra Ruggero Razza e i deputati Ars Antonio Catalfamo e Tommaso Calderone, che in una dichiarazione sollevano il tema dei tagli all’Asp Messina per quanto concerne il tetto di spesa per il personale. L’assessore ha ribattuto sottolineando l’impegno dell’amministrazione regionale nel rafforzare l’azienda sanitaria e che tale tetto di spesa non è stato ancora definito, ma poi è arrivata la controreplica dei due deputati.

I due capogruppo all’Ars (rispettivamente per Lega Sicilia e Forza Italia) affermano: “L’Assessorato Regionale alla salute ha comunicato all’Asp messinese che il nuovo tetto di spesa per il personale ha subito un taglio di 20 mln di euro, in sede di negoziazione del budget al Dipartimento per la pianificazione strategica dell’Assessorato regionale. A fronte dei 237 mln previsti hanno tolto 20 mln alla provincia messinese. In altre parole, da un lato la nuova pianta organica destina nuovi posti di lavoro, dall’altro si impone la riduzione del budget, rendendo impossibile l’incremento di posti e la messa a rischio di molti altri”.

“Questo comporterà all’Asp 5 di mettere sulla graticola circa 400 posti di lavoro. Il danneggiamento generale si avvertirà soprattutto tra Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto, ma anche nelle altre strutture ospedaliere della provincia. Nello specifico e solo a titolo esemplificativo, volendo fare una proiezione sulla base di queste scelte, l’unità di Urologia di Barcellona prevista dalla rete ospedaliera regionale non potrà mai essere aperta con queste riduzioni e anche oncologia è a rischio”. “Siamo pronti – concludono Calderone e Catalfamo – a intraprendere qualsiasi iniziativa politica, nessuna esclusa se l’assessore Razza non porrà rimedio a questo scempio che potrebbe consumarsi nella imminenza, a danno delle strutture ospedaliere del messinese e soprattutto di Barcellona e Milazzo. E’ evidente che davanti a una situazione grave come quella rappresentata ogni altro tema politico diviene secondario”.

LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE

Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute: “Nessun taglio per l’Asp di Messina, che da questo governo è stata rafforzata come dimostrano le tante iniziative intraprese a partire dalla rete ospedaliera e dal conseguente Atto aziendale approvato dalla Giunta”.

“Ritengo che i deputati Catalfamo e Calderone – aggiunge – si riferiscano al tetto di spesa del personale, che non è stato ancora definito in quanto è relativo alla dotazione organica che dovrà essere calibrata sul nuovo Atto aziendale”.

LA CONTROREPLICA DI CATALFAMO E CALDERONE

“Prendiamo atto della risposta dell’assessore Razza, il quale difende come può l’operato dei suoi uffici e prende tempo. Ma non possiamo che confermare le preoccupazioni già espresse, in quanto l’unico vincolo che ha una delibera di nuova dotazione organica è la copertura finanziaria. Ad oggi gli atti dicono che l’Assessorato ha comunicato un tetto di spesa insufficiente per redigere una dotazione organica coerente sia con l’atto aziendale che con il DA 22/2019″, affermano Tommaso Calderone e Antonio Catalfamo.

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