Teatro Biondo, prosegue lo stato di agitazione. Rsu Slc Cgil: “Troppe incertezze”

Prosegue da un mese lo “stato di agitazione” al Teatro Biondo, con i lavoratori che continuano a subire i ritardi del pagamento delle spettanze. La preoccupazione dei dipendenti dello Stabile è legata alle difficoltà nel pagamento degli emolumenti degli artisti, delle Compagnie teatrali e dei fornitori.

In una nota, Guido Correnti e Patrizia Mannino, Rsu Slc Cgil Palermo del Biondo esprimono paura a nome dei lavoratori. “Temiamo  fortemente per la sopravvivenza stessa del Teatro Biondo, che rischia di rimanere impantanato nelle beghe politiche di questa città”.

“Le incertezze odierne, determinate dalla totale mancanza di una strategia di politica culturale sul territorio, compromettono la regolare programmazione della stagione 2022 e quella del triennio ministeriale. Quindi anche la naturale attività del Teatro di prosa della città è compromessa. I lavoratori, che fino ad oggi hanno garantito il regolare svolgimento di tutte le attività, non sono più disposti a pagare per una crisi economica di cui non hanno assolutamente responsabilità”.

“Al Comune chiediamo di mettere in bilancio le quote associative necessarie, ai candidati a sindaco di portare proposte concrete e alla Regione siciliana di valutare un possibile impegno ulteriore per far fronte alla crisi provocata dal socio Comune. Da questo momento, con lo stato di agitazione già in corso, i lavoratori si riservano di adottare tutte le azioni di lotta che riterranno necessarie”, conclude.

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