Traffico di voti e corruzione elettorale nel Trapanese, dieci indagati: c’è l’ex senatore Papania

Sono dieci le persone coinvolte in un’indagine riguardante traffico di voti, falso e corruzione elettorale. Questo il frutto di un’inchiesta della Procura di Marsala, condotta dalla Guardia di Finanza, su alcuni posti nei corsi di formazione assegnati in cambio di voti.

Gli agenti hanno effettuato anche delle perquisizioni e sequestrato dei documenti. Tra le dieci persone coinvolte anche politici della provincia di Trapani. Un terremoto che ha coinvolto il mondo della formazione professionale che, secondo gli inquirenti, sarebbe servito ai politici coinvolti per ampliare il consenso elettorale.

Nei corsi, finanziati con fondi pubblici, sarebbero stati inseriti soggetti senza alcun titolo che poi avrebbero ricambiato il “favore” nel corso delle recenti elezioni comunali che si sono tenute a Petrosino ma anche in vista delle prossime elezioni regionali che si terranno in autunno. Nell’inchiesta è coinvolto anche Nino Papania, ex senatore e deputato regionale originario di Alcamo.

I nomi

Michele Maurizio Accardi, consigliere comunale (Marsala), Ignazio Chianetta, coordinatore comunale (Marsala), Antonino Papania, ex senatore e coordinatore regionale (Alcamo), Angelo Rocca, coordinatore provinciale (Alcamo), Manfredi Vitello (Cinisi) vice presidente e direttore generale del CeSiFoP, Rosa Maria Casano, madre di Chianetta (Marsala), Pietro Gatto (Palermo), Salvatore Montemario (Valderice), Sara Accardi, figlia di Michele Accardi (Marsala), Calogerino Forniciale (Montevago).

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