Triscina e Bagheria come Roma: demolizioni e sgombero forzato nelle case dei boss
Triscina e Bagheria come Roma con le ville dei Casamonica. Nel trapanese saranno demolite 85 case abusive mentre nel palermitano, a Mongerbino, l’operazione prevede lo sgombero forzato dell’immobile confiscato alla mafia, al boss mafioso Giuseppe Greco, detto “Scarpuzzedda”, a Mongerbino.
Presente uno schieramento di forze dell’Ordine nell’ordine di circa 50 uomini e donne tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, capitaneria di porto e oltre 15 agenti di polizia municipale e assistenti sociali ed azienda sanitaria provinciale e 118. Sono 8 gli appartamenti occupati da circa 20 occupanti con 8 minori di cui uno di 2 mesi ed una donna incinta. La maggior parte degli occupanti non era presente stamani ed aveva già ottemperato all’ordinanza di sgombero del Comune. Erano presenti 6 adulti, tra cui la donna incinta e tre bambini piccoli.
“È un’operazione in sinergia tra Comune e forze dell’ ordine per ristabilire la legalità in un immobile simbolo di mafia ed illegalità”, dice il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque che ha attivato le assistenti sociali per garantire già una sistemazione ai minori e alle madri.
A Triscina il primo colpo di ruspa è stato dato a una abitazione in via 125, la cui ordinanza di abbattimento risale al marzo 1994. Sono presenti poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani. Ad eseguire i lavori sono le imprese Cogemat srl, di Trapani e Baronci Salvatore che si sono aggiudicate il bando di gara del Comune per radere al suolo 85 immobili acquisiti al patrimonio dell’ente locale presentando un ribasso d’asta del 34 %, per un importo di 1.135.539 euro, oltre oneri per la sicurezza pari a 138.400 euro.
Per le demolizioni la commissione straordinaria alla guida del Comune dopo lo scioglimento per mafia nel giugno 2017, ha ottenuto dalla Cassa depositi e prestiti tre milioni di euro. I fabbricati abusivi, dichiarati inammissibili alla sanatoria, sono stati realizzati successivamente al 1976 e nella fascia dei 150 metri dalla battigia che è zona sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta.