Troppi tagli al Bilancio, protestano in piazza a Palermo centinaia di lavoratori

Ricomincia la stagione degli scioperi e delle proteste di piazza, conseguenza diretta di una manovra finanziaria “lacrime e sangue” varata dal Governo regionale con ampi tagli ai capitoli in seguito alle decisioni delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti.

Protestano varie categoria, protestano numerosi deputati delle opposizioni. E si torna a respirare un clima pesante. Stamattina le prime “vittime” di questa situazione sono stati gli automobilisti che nella zona di Palazzo d’Orleans, Tribunale, Papireto e zone limitrofe hanno dovuto fare i conti con il traffico completamente paralizzato dalla protesta dei lavoratori forestali e di quelli di Esa e Consorzi di bonifica.

Davanti al Palazzo del Governo si sono radunate alcune centinaia di manifestanti (sarebbero stati di più senza la pioggia) che hanno urlato slogan e bloccato il traffico.

Mentre all’Ars sono al lavoro gli uffici per “sistemare” il testo della Finanziaria che approderà in Aula lunedì prossimo (previsto lo stralcio di alcuni articoli) continuano le prese di posizioni critiche nei confronti delle scelte operate dal Governo. Claudio Fava, movimento Centopassi e presidente della Commissione Antimafia sostiene che se i lavoratori protestano in piazza “una ragione c’è e di ciò il governo Musumeci dovrebbe assumersi la responsabilità. Sono i primi effetti del bilancio da lacrime e sangue approvato dall’Ars”.

“Domani – aggiunge Fava – probabilmente toccherà ai dipendenti delle aziende di trasporto pubbliche colpite da un taglio del 30%, dalle associazioni delle famiglie dei disabili, dalle comunità alloggio e così via. Dopo quindici mesi di governo, scaricare tutto sulle spalle delle vecchie amministrazioni e dei debiti pregressi è un alibi a cui non credono più nemmeno i bambini”.

Categorie
politica
Facebook

CORRELATI