Truffa aggravata, chiesto il rinvio a giudizio per l’onorevole Savona e altre cinque persone
È stato chiesto il rinvio a giudizio per il deputato regionale Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio dell’Ars. L’accusa – per lui e altre cinque persone – è quella di truffa aggravata (ammonterebbe a quasi un milione) nell’ambito della Formazione professionale.
Il provvedimento porta la firma del procuratore aggiunto De Montis e dei sostituti Amico e Zoppi e riguarda anche altre 5 persone: la moglie di Savona, Maria Cristina Bertazzo; la figlia Simona Savona; Sergio Piscitello, Nicola Ingrassia e Michele Cimino, tutti coinvolti nella truffa a vario titolo. L’udienza preliminare si svolgerà il 24 febbraio davanti al Gup Marco Gaeta.
Secondo i magistrati, in pratica, venivano drenati fondi europei destinati alla formazione professionale con corsi mai eseguiti o parzialmente rispondenti ai bandi grazie anche a documenti falsi, furti di identità ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Il caso era scoppiato nel marzo dello scorso anno (LEGGI QUI LA CRONACA DI ALLORA) e il deputato aveva respinto tutte le accuse dicendosi pronto a dimostrare la propria estraneità ai fatti.
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