Truffa nella vigilanza privata, usava prestanome per proseguire l’attività: 4 arresti
Scoperta una truffa nell’ambito della vigilanza privata. È stato arrestato il 61enne Giuseppe Sberna per trasferimento fraudolento di beni e turbata libertà dell’industria e del commercio.
L’uomo, amministratore della società “Istituto di Vigilanza la Sicurezza Italia S.r.l.” è stato posto ai domiciliari a causa dell’ordinanza del Gip del Tribunale di Catania che ha anche disposto la sospensione dell’esercizio dell’impresa per un anno. Insieme a lui altri tre indagati: Vincenzo Allegra, Giovanni De Feo e un altro di cui non sono state rese note le generalità.
Disposto il sequestro delle quote societarie e dell’azienda C.S. Police S.r.l. per un valore di circa 2 milioni di euro. Sberna dopo aver subito la revoca della licenza dell’esercizio nel 2018 con tanto di dichiarazione di fallimento, avrebbe proseguito l’attività sottraendo l’impresa ai possibili sequestri.
Per far ciò, avrebbe affittato a un’altra società concorrente un ramo dell’Istituto di Vigilanza. Inoltre sarebbe stato il vero titolare di C.S. Police S.r.l. facendola però intestare agli altre imputati. Sequestrati 250.900 euro in contanti e assegni per un valore di 139.200 euro.