Tutta la Sicilia in zona rossa o una parte? La palla passa a Roma, Musumeci attende

AGGIORNAMENTO: TUTTA LA SICILIA IN ZONA ROSSA, ORDINANZA DI SPERANZA


Sicilia in zona rossa: tutta o una parte? La richiesta di istituirla per due settimane è stata inviata dal presidente della Regione Musumeci al ministro della Salute Roberto Speranza. E oggi sarà il giorno decisivo per conoscere quale strada verrà intrapresa. Se Roma non accoglierà la richiesta, l’Isola farà da sè.

Qualora la risposta di Speranza negativa, Musumeci ha infatti pronta un’ordinanza con cui dichiarare autonomamente le misure di “zona rossa” in circa 60 città siciliane, al fine di fronteggiare l’aumento esponenziale dei contagi e cercare di allentare la pressione sugli ospedali. Tra i grandi centri urbani, alcuni l’hanno già ottenuta (Messina), altri la invocano e comunque vada dovrebbero ottenerla (Palermo), altri invece potrebbero restare in arancione (Trapani e Catania).

Il cambio di zona colpirebbe soprattutto attività commerciali e mobilità: negozi chiusi; possibilità per bar e ristoranti di effettuare asporto e domicilio (e per i bar potrebbero scattare ulteriori limitazioni orarie col Dpcm); sono si potrà uscire dal Comune e anche all’interno di esso bisognerà spostarsi per validi motivi (lavoro, necessità o salute). E in Sicilia bisogna ancora decidere se ripartire con la didattica in presenza per elementari e medie, mentre le Superiori restano in DAD fino a fine mese.

Tutto dipende dalle decisioni in arrivo da Roma (a cui la Regione ha “passato la palla”) e i segnali dicono che il governo nazionale potrebbe nuovamente affidarsi agli indici. Che significherebbe classificare la Sicilia “arancione”: l’indice Rt della Sicilia oscilla infatti fra 1,19 e 1.23 e dunque non è ancora oltre la soglia di 1,25; oltre tale soglia scatterebbe certamente la zona rossa in tutta la regione.

MUSUMECI CHIEDE LA ZONA ROSSA PER LA SICILIA

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