Ucraina, 198 morti e scatta il coprifuoco dalle 17. Draghi appoggia Zelensky sullo swift

Il Premier Mario Draghi conferma l’appoggio all’Ucraina. Almeno per ciò che riguarda la linea europea sulle sanzioni da applicare alla Russia e sul sistema Swift. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intanto, ha deciso di non lasciare la città, nonostante sia un obiettivo conclamato di Putin insieme alla sua amministrazione. “Io sono qui“, ha dichiarato in video.

Al terzo giorno di guerra si contano 198 morti ucraini: 3 sono bambini. Scatta anche il coprifuoco a Kiev e chiunque sarà trovato in strada “verrà considerato nemico. Combattiamo per il futuro dell’Europa”, altre parole del leader ucraino.

E proseguono i contatti con tutta l’Europa per cercare di arrestare l’avanzata delle armate sovietiche anche attraverso sanzioni e un piano comune. Nei giorni scorsi Draghi e Zelensky non erano riusciti a dialogare. Oggi invece tutto è cambiato.

“Questo è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia“. Scrive attraverso Twitter il presidente Zelensky che ha potuto finalmente parlare con il Premier italiano telefonicamente condividendo visione d’intenti. “Draghi – prosegue il leader ucraino – ha sostenuto l’uscita della Russia dal sistema Swift“. Palazzo Chigi conferma la piena condivisione con le future sanzioni. E anche l’Ungheria sembra pronta a dare il via libera.

Di seguito il tweet

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