Palermo, un bando per la nuova società. Il sindaco Orlando “Mai più incappucciati”
Le notizie si rincorrono con velocità. La fidejussione sarebbe stata perfezionata dalla proprietà ma, rimane il fatto che entro la data ultima prevista, la Lega di serie B non ha ricevuto la documentazione necessaria e quindi non ci sarebbero i presupposti per l’iscrizione con la conseguenza che il calcio professionistico a Palermo scompare ancora una volta. Un dramma che i tifosi palermitani conoscono bene. Anche noi cronisti pensavamo che fosse difficile che si ripetesse quella situazione del 1986 ma, se fissiamo bene i nostri ricordi, diverse pantomime di allora le abbiamo vissute in questi giorni.
E così si dovrebbe ripartire dalla serie D ed è proprio in questa prospettiva che il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ha indirizzato la conferenza stampa di questo pomeriggio. Dopo avere fatto il punto della situazione definendo “soggetti incappucciati” i proprietari della società rosanero e sottolineando di avere appreso dalla stampa che c’era un gruppo che voleva acquistare la società, “che voleva garantire la permanenza in Serie B, che voleva contestare l’esclusione dai playoff. Ogni volta che leggevo, stavo in contatto con gli organi nazionali, Figc e Lega. Negli ultimi giorni questi nuovi acquirenti, che non conosco e non ho mai incontrato, non hanno presentato quanto necessario per l’iscrizione in B”.
Ma Orlando, nella consapevolezza che probabilmente è spuntato il “the end” sulla vicenda, vuole tenere una piccola percentuale di possibilità che la situazione alla Covisoc si sblocchi: “La vicenda è surreale e non resta che attendere la decisione finale, il 4 di luglio e il 12. C’è una teorica possibilità di impugnativa. Dalle notizie che ho avuto, confermate da Balata e Gravina, non sembra che la società abbia adempiuto alle obbligazioni per iscrivere la squadra in B. Spero che la situazione si risolva, ma a nome dell’amministrazione comunale farò valere i diritti della città, in attesa di capire come stanno esattamente le cose. Possiamo, però, continuare a sperare”.
Ma immediatamente dopo si è calato nella reale prospettiva futura: “Il momento in cui si dovesse verificare la cancellazione della società dal campionato di B, scatta la normativa prevista che consente agli organi nazionali di permettere alla città di Palermo di poter esprimere una società che gestisca la squadra in Serie D. Ritengo – ha aggiunto – che sia in mio dovere cercare di salvare il salvabile. Quando sarà formalmente possibile, mi atterrò a quello che è previsto. Farò pervenire un’istanza in cui chiedo di poter individuare la nuova società. È una procedura già praticata nei riguardi del Bari”.
E poco dopo conferma dell’esigua speranza di vedere il Palermo ai nastri di partenza del prossimo campionato quando dice di aver discusso della nascita di una nuova società con Gravina e Balata, che considerano, quindi, già conclusa la questione. “Per i nuovi proprietari – dice Orlando – seguirò un inter chiarissimo e trasparente. Un criterio formale, d’intesa con gli avvocati della Lega. Ho già parlato con Gravina e Balata e mi hanno confermato che ci conforteranno anche sul piano legale. Farò una conferenza stampa per pubblicare l’avviso”. Poi rassicura i dipendenti della società “Quando andremo a fare il bando, inseriremo garanzie per loro. Nello spirito di quello che si è sempre fatto”.
Infine svela di avere sentito Mirri e il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero: “Mi hanno detto che sono pronti. Vorrei che finisse il tempo delle streghe e degli sceicchi. Dobbiamo volare basso. Il progetto dovrà essere la promozione in B nel giro di tre anni, non la sopravvivenza di un anno. Credo che qualunque tipo di altro commento sarebbe superfluo. Resta la volontà di scoprire cosa c’è dietro questa situazione surreale”.