Bernardette Grasso ascoltata in commissione bilancio perequazione necessaria

Unione di Comuni, l’assessore Grasso: “Previsto ddl autonomo con più servizi per i cittadini”

“Non capisco certe esternazioni polemiche; dal Governo non esiste nessun veto sia all’istituzione di nuove Unioni tra Comuni che al Fondo delle Autonomie locali. Anzi, aveva presentato un pacchetto normativo, valutato negativamente in I Commissione. In seguito, ciò che è arrivato in Commissione Bilancio era una norma decontestualizzata dalle altre contenute nel ddl Pubblica Amministrazione. Considerata l’importanza della tematica, si è dunque deciso di lavorare a un ddl autonomo che disciplina in modo più organico la materia. Nella fattispecie, che tratti funzioni e premialità per quei Comuni – nella maggior parte dei casi sprovvisti di figure apicali – che decidano di unirsi in forma associata. Tra l’altro le norme sono state condivise con Anci Sicilia, con cui c’è una costante interlocuzione sinergica”.

A riferirlo è l’Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, on. Bernadette Grasso.

“Come già affermato in I e II Commissione, il tema – ha concluso l’esponente del Governo Musumeci – sarà oggetto di apposita legge che mira al raggiungimento di obiettivi di efficienza e razionalizzazione dei comuni, mediante la valorizzare delle risorse e in funzione di una migliore organizzazione dei servizi pubblici; della pianificazione urbanistica e dei rifiuti; di una migliore fruizione dei servizi sociali e della gestione della polizia municipale”.

L’ATTACCO DELLA CARONIA – Ieri, giovedì 31 gennaio, la deputata regionale Marianna Caronia, in merito al rinvio della norma sulle Unioni di Comuni, aveva detto: “Apprendo dalla stampa che, secondo l’assessore Bernadette Grasso, la proposta di non consentire la costituzione di nuove Unioni di Comuni, rimandando a data da destinarsi l’adozione di una nuova legge, sarebbe stata concordata con l’Anci. Se così fosse, sarebbe un fatto gravissimo, perché l’Anci di Leoluca Orlando non può operare per mantenere il privilegio di alcuni Comuni a discapito di altri, soprattutto quando questi ultimi hanno ribadito in tutte le sedi, compresa la Commissione Bilancio, che la situazione rende impossibile la garanzia di servizi essenziali”.

“Invece di avventurarci nel pantano di ipotetiche riforme sponsorizzate da Orlando, la Regione ha già oggi lo strumento per dare una prima risposta – ha aggiunto la Caronia -. Se l’Anci sceglie di venir meno al proprio ruolo di rappresentanza di tutti i comuni, allora l’Assessore convochi un incontro aperto con i sindaci dove sarà certamente informata dello stato di profonda crisi in cui ormai versano troppi Comuni siciliani”.

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