Vaccino anti-Covid, Sicilia in ritardo: saranno reclutati i medici in pensione
Procede a rilento la somministrazione del vaccino anti-Covid in Sicilia e una delle cause è la mancanza di personale sanitario idoneo. La Regione, così, si prepara a schierare anche i medici in pensione e gli odontoiatri.
L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, infatti, ha trovato l’intesa con il presidente dell’Ordine dei Medici, Toti Amato; ora bisognerà mettere a punto la macchina delle vaccinazioni. Razza, inoltre, ha già annunciato che la Sicilia è pronta ad assumere 300 medici e 1.200 infermieri attingendo da un elenco nazionale stilato dal commissario Arcuri.
La Regione prevederà un gettone–ristoro per i medici che torneranno in azione. Amato, inoltre, ha illustrato a Razza l’opportunità di coinvolgere anche gli odontoiatri.
L’obiettivo è quello di arrivare, a regime, a mille vaccinazioni al giorno. In vista della primavera, Razza e Amato hanno discusso della possibilità di coinvolgere i medici di famiglia, facendo somministrare il vaccino nei loro studi. Intanto, l’assessorato alla Salute ha effettuato un monitoraggio sulle 85 persone che ieri (domenica 3 gennaio) hanno ricevuto il vaccino: nessuno ha presentato sintomi avversi.
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