Vaccino, come si somministra: massima attenzione per preparare le dosi
Maneggiare con grandissima cura. É questa la linea guida fondamentale che dovranno seguire gli operatori sanitari nella somministrazione dei vaccini anti-Covid alla popolazione. Perché oltre al tema della loro conservazione (in frigoriferi a -75 gradi), bisogna gestire ogni singola dose con estrema cautela per non compromettere il contenuto delle fiale.
La Pfizer ha fornito un dettagliato vademecum, di 10 pagine, per illustrare i passaggi necessari alla corretta somministrazione: un errore nei passaggi impone di buttare le dosi coinvolte. E prima di tutto il vaccino dovrà essere non solo scongelato ma anche scomposto nelle singole dosi: queste infatti non sono già “pronte”. Il loro quantitativo è all’interno di fiale più grandi che prima vanno estratte e scongelate (dovranno stare tre ore in una stanza a una temperatura non superiore a 8 gradi).
A quel punto i medici potranno iniziare a preparare le dosi: gli operatori dovranno verificare se il prodotto è integro, che non vi siano parti grumose o di colore diverso dalle altre. Ogni fiala, inoltre, deve essere capovolta lentamente 10 volte (non agitata). A quel punto in ogni fiala dovrà essere iniettato un diluente (cloruro di sodio) e aspirare 1,8 millilitri d’aria per poi capovolgere lentamente altre 10 volte.
A quel punto ogni fiala conterrà l’equivalente di 5 dosi di vaccino: queste andranno suddivise in altrettante nuove siringhe e somministrate entro 6 ore. Entro 3 settimane dalla prima somministrazione bisognerà effettuare la seconda: il vaccino diventerà efficace dopo una settimana dalla seconda dose.
IL VACCINO ANTI-COVID É IN SICILIA / VIDEO
IL BOLLETTINO DELLA SICILIA DEL 26 DICEMBRE 2020
IL BOLLETTINO NAZIONALE DEL 26 DICEMBRE 2020