Vaccino Covid, regioni e governo vanno “all-in”: usare subito tutte le dosi
L’Italia va “all-in” sul fronte vaccini. Il piano nazionale potrebbe subire infatti una modifica importante sul fronte della gestione delle dosi e la creazione di scorte per garantire i richiami: in virtù dell’arrivo del vaccino AstraZeneca, da ora in poi tutte le dosi disponibili potrebbero essere usate tutte subito, senza fare grossi accantonamenti per i richiami.
Con il nuovo vaccino infatti cambia la prospettiva temporale: la seconda dose di AstraZeneca va infatti somministrata circa 12 settimane dopo la prima (che comunque già da sola avrebbe un efficacia del 73%). Per il momento resta 21 giorni, invece, la distanza temporale per il richiamo di Moderna e Pfizer.
I tagli alle forniture e l’insorgere di focolai da variante inglese però hanno già spinto alcune regioni a reagire, riducendo sin da ora le scorte: è il caso dell’Umbria, che ha ridotto dal 50% al 30% le proprie scorte per rispondere all’emergenza e vaccinare il prima possibile insegnanti e agenti delle forze dell’ordine e chiede di aumentare le forniture laddove vi siano delle zone rosse.
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