Fabrizio Ferrandelli

Ztl notturna a Palermo, firmata l’ordinanza. Ferrandelli: “Uno sfregio al Consiglio Comunale”

La Ztl notturna a Palermo è realtà e il confronto politico si infiamma. L’ordinanza che introduce dal 10 gennaio la Ztl anche nelle ore notturne del venerdì e del sabato è stata firmata e pubblicata dal servizio Mobilità urbana del Comune, ma dall’opposizione arrivano critiche per la decisione di non discutere la misura in sede di Consiglio Comunale. E il consigliere Fabrizio Ferrandelli ha chiesto al presidente del Consiglio Orlando di convocare per giorno 8 la concordata seduta del Consiglio Comunale sulla Ztl e di calendarizzare a breve la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Giusto Catania.

Il consigliere comunale di +Europa definisce l’ordinanza un vero e proprio atto di sfida: “Ho appena visionato l’ordinanza che pochi minuti fa ha istituito la Ztl notturna e nei fine settimana, in sfregio alla volontà del Consiglio Comunale che nella seduta del 31 dicembre aveva prelevato l’atto di indirizzo in materia, non votato a causa dell’assenza degli uffici e di Catania”.

“Nell’ultima seduta di Consiglio avevamo ribadito il principio secondo cui dovrà essere proprio il Consiglio comunale, con apposito regolamento, a normare la mobilità sui 3 assi viari di via Roma, via Maqueda e corso Vittorio Emanuele. Nelle more di approvazione del regolamento, nessun provvedimento – aggiunge – può entrare in vigore. L’ordinanza odierna è un ulteriore atto di sfida ai rappresentanti democratici della città. Ho chiesto al Presidente del consiglio comunale di convocare per giorno 8 gennaio una seduta sul tema, alla presenza del Sindaco, così come da impegni ufficiali d’aula, e di calendarizzare a seguire la mozione di sfiducia da me presentata contro l’assessore Catania”.

Tra le voci critiche anche Mario Attinasi, presidente di Assoimpresa, che non esclude di presentare un ricorso al Tar: “L’ordinanza sulla Ztl notturna a Palermo è una batosta per le attività commerciali del centro storico, già messe in ginocchio dalla crisi e dai cantieri. L’ennesima fuga in avanti dell’amministrazione comunale, alla quale avevamo invece chiesto un confronto nel merito del provvedimento proprio per evitare di penalizzare le imprese. Assoimpresa valuterà con i propri legali i margini per un ricorso al Tar, ma annunciamo sin da ora che ci opporremo in tutti i modi a questa scelta scellerata”.

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