Caos rifiuti a Palermo, Dalì (FI): "Le opposizioni si dimettano. Situazione da terzo mondo"

Palermo, la vergogna dei rifiuti. Dalì (FI): “Terzo mondo, le opposizioni si dimettano”

“L’unica vera forma di protesta, degna della gravità della situazione, sarebbero le dimissioni di tutte le opposizioni. Lascino Orlando da solo, in mezzo ai rifiuti, coi suoi vassalli latranti a fargli compagnia”. Così ieri – giovedì 28 dicembre – a proposito dell’emergenza rifiuti a Palermo sulla pagina Facebook di Palermo merita di più, Eusebio Dalì, vice presidente di AST e dirigente di Forza Italia.

Come raccontato al nostro giornale, per Eusebio Dalì “la situazione dei rifiuti sottolinea chiaramente l’incapacità di questa amministrazione di programmare e pianificare. Rivedere il contratto di servizio, contrastare seriamente l’evasione, ottimizzare l’impiego delle risorse umane, rivedere il parco mezzi (che sono vetusti) e portare la percentuale di differenziata a livelli quantomeno accettabili. Sono tutte misure non facili, lo so, ma Orlando il sindaco lo sa fare, no?”.

Ribadendo, poi, quanto scritto su Facebook, per Dalì Leoluca Orlando (che ha dato ieri la colpa dell’emergenza all’amministrazione di Diego Cammarata, sindaco dal 2002 al 2012), le opposizioni a Palazzo delle Aquile dovrebbero dimettersi, prendendo seriamente le distanze “da una situazione da terzo mondo. La pantomima delle opposizioni che continuano ad urlare dai loro diletti scranni non funziona più”.

Per Dalì, inoltre, per dare ossigeno alle casse malconce della RAP, l’azione principale da compiere per ricavare le opportune entrate dal pagamento della TARI è “la lotta serrata all’evasione, cosicché paghino tutti e tutti un po’ meno. Purché a fronte di tutto ciò vi sia un servizio impeccabile. Altrimenti i cittadini sarebbero autorizzati a scendere in piazza con le forche”.

Le parole di Dalì non sono un semplice commento ma rientrano in un nuovo progetto, il succitato Palermo merita di più, “un laboratorio politico che mette insieme idee ed energie per Palermo. Non siamo un partito, non siamo un movimento, non siamo una lista in embrione. Siamo un’OPA lanciata alla politica dei finti giganti di questa città ed è sensazionale il riscontro che stiamo ottenendo”, ha svelato il 44enne che, naturalmente, strizza già l’occhio al dopo Orlando. Gianfranco Micciché, tra l’altro, ha già fatto sapere che il prossimo candidato sindaco sarà di Forza Italia: “Sono d’accordo, naturalmente, purché si attinga alla parte migliore del partito, che ha in sé risorse ed energie umane davvero di primo piano”.

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