Palermo, all’albero di Falcone il “silenzio” in memoria delle vittime delle stragi

Un tappeto di gente per commemorare le vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio, tutta radunata a Palermo, sotto il ficus che si trova davanti a quella che fu la casa di Giovanni Falcone.

Ancora niente corteo, similarmente agli anni passati, ma l’emozione è tangibile e una moltitudine di persone si riunisce per ricordare le vittime come meritano dopo due anni di difficoltà e limitazioni a causa della pandemia.

Presente Maria Falcone, sorella del magistrato, il sindaco Leoluca Orlando e l’ex magistrato Pietro Grasso. Sul palco, collocato a bordo della strada, vari personaggi che si sono esibiti dalle 17.00 alle 17.58, momento del “Silenzio” e della riflessione.

Lenzuoli bianchi ai balconi come nel 1992 e le voci di Gianni Morandi, Malika Ayane, Roberto Lipari, I Sansoni, Matteo Romano, Giovanni Caccamo e tanti altri ad accompagnare quello che forse è il momento più sentito della Sicilia, ma fondamentale in tutta Italia.

All’ora esatta della strage avvenuta lungo l’autostrada A29 Palermo-Mazara “rimbomba” il minuto di silenzio in occasione del 30esimo anniversario della strage.

Dopo la lettura dei nomi delle vittime è scattato un applauso scrosciante da parte delle centinaia di presenti ancora assetati di giustizia che hanno anche intonato un coretto spontaneo: “Fuori la mafia dallo Stato“.

“Quest’albero è diventato un monumento nazionale e un simbolo di rinascita: ci ha permesso di andare avanti e mettere in carcere tutti i latitanti. Tutti tranne uno: Matteo Messina Denaro”.

Le parole di Maria Falcone. “Appena lo prenderemo vi aspetto tutti nuovamente qui per gioire insieme. Eravamo in ginocchio, dopo abbiamo rialzato la testa. Grazie per essere qui oggi e di esserci stati dal 1992 a ora”, conclude.

Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, è “una grande emozione tornare con tanti ragazzi all’Albero Falcone, simbolo di memoria e di impegno civile. Quest’anno come mai negli anni passati c’è stata una grande partecipazione. Un numero di presenze straordinario con tanti giovani provenienti da varie parti d’Italia. È la conferma di come questa città voglia proseguire un cammino di liberazione che non può e non deve fermato”.

Il video

 

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