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Variazioni di bilancio, tensioni all’Ars: approvazione entro il 7 dicembre

Altra giornata tesa in aula all’Ars, dove si è assistito ad uno scontro tra maggioranza e opposizione sull’applicazione del regolamento prima che venisse nuovamente a mancare il numero legale sul tema dei debiti fuori bilancio derivanti da vertenze esecutive.

Le prime schermaglie arrivano in relazione al ddl sulle variazioni di bilancio, disegno di legge in cui rientra anche lo stanziamento di fondi per il pagamento degli stipendi dei lavoratori pararegionali e per il quale è stato votato a maggioranza della conferenza dei capigruppo un nuovo programma dei lavori.

Rispetto a quanto previsto dal regolamento, si riducono da 8 a 4 i giorni necessari per l’approvazione della legge al fine di liquidare gli stipendi entro il 12 dicembre, data in cui chiuderà la Cassa regionale: ok delle commissioni entro il 3 dicembre, ok della commissione Bilancio entro il 6, approvazione dei documenti tra il 6 e il 7 per poi procedere alla liquidazione degli stipendi giorno 10 o al massimo giorno 11 dicembre.

Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè annuncia dunque il nuovo calendario chiedendo all’assemblea di avere come obiettivo la salvaguardia degli stipendi mentre l’opposizione contesta la misura, ritenendo che senza il ritardo nella presentazione dei documenti (stigmatizzato anche da Miccichè) non sarebbe stato necessario derogare al regolamento.

Poi si torna a parlare dei debiti fuori bilancio e ancora una volta viene a mancare il numero legale. L’aula tornerà a riunirsi giovedì alle 16.

Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ritiene di “avere avuto un comportamento responsabile, corretto e lineare in tutto questo percorso. In conferenza dei capigruppo ho chiesto di accelerare i tempi rispetto agli otto giorni previsti dal regolamento… non potevo permettere di lasciare 4.000 persone senza stipendio, proprio a Natale”.

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