Ricerca, Micciché riceve il ministro indiano: “La Sicilia può diventare un polo d’eccellenza”

Il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché ha accolto in visita istituzionale a Palazzo dei Normanni Thokchom Radheshyam e Prashant Kumar Gautam, rispettivamente ministro dell’Educazione dello Stato di Manipur in India e rettore della Punjab University.

Tema cardine dell’incontro (a cui ha partecipato anche l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla) la volontà di collaborare con il sistema accademico indiano che vanta settori di eccellenza quali quello economico, ingegneristico, farmaceutico e turistico. Nell’ambito della visita erano presenti anche il vice rettore della Punjab University, Raj Kumar, dal manager della Scuola universitaria europea per il turismo per l’India (Uet), Neerav Jolly Kumar, e da Marina Ambrosecchio, presidente Uet.

Il presidente dell’Ars ha commentato: “Sarebbe un grave errore non approfittare della possibilità di ampliare i nostri rapporti internazionali nel mondo della ricerca. Ismett e Rimed sono il frutto della partnership che da decenni abbiamo con l’Università di Pittsburgh e gli Stati Uniti. La stessa cosa dovremmo fare con gli Atenei indiani. La Sicilia ha tutte le potenzialità per diventare un grande centro di ricerca internazionale. La visita di rappresentanza di oggi deve essere un’opportunità concreta per creare nell’Isola un polo di eccellenza sul modello di Ismett e Rimed e attrarre i ricercatori indiani che sono tra i migliori al mondo”.

L’Assessore Lagalla invece afferma: “Anche le Università siciliane hanno al loro interno punte di eccellenza nella ricerca, come biotecnologia, fisica e agroalimentare. Dobbiamo instaurare veri e propri scambi culturali con i docenti indiani per consentire ai nostri studenti di ottenere la migliore formazione possibile”.

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