Covid, in Sicilia Rt tra i più bassi in Italia. Sui vaccini si procederà per età

La Sicilia è una delle regioni con l’Rt più basso in Italia e, dopo quasi un mese in “zona gialla”, si guarda con più ottimismo al futuro, anche perché entro fine marzo, in tutta la Penisola, sono in arrivo 7 milioni di dosi del vaccino anti-Covid.

L’indice di contagio della Sicilia è 0,79, al di sotto della media nazionale che è 1,06. Nella giornata di venerdì 5 marzo, inoltre, si è registrato il record di nuovi guariti/dimessi: 2.374. I nuovi contagi sono stabili mentre i ricoverati sia in degenza ordinaria che in terapia intensiva sono sotto controllo. L’obiettivo è la “zona bianca” ma non bisogna abbassare la guardia. Di sicuro, dare un’accelerata alla campagna vaccinale risulterà decisivo nelle prossime settimane.

In Italia arriveranno entro fine marzo altre 7 milioni di dosi di vaccini – fino a 68 milioni entro luglio – e la campagna di somministrazione passerà dal criterio delle categorie a quello delle fasce d’età. Gianni Rezza, dell’Istituto superiore di sanità (Iss), dice in merito: “A mano mano che avremo più dosi verrà meno il criterio delle categorie e si offrirà il vaccino alla popolazione intera in modo più flessibile“.

In Sicilia sono state somministrate 407.174 dosi del vaccino anti-Covid (dati aggiornati a venerdì 5 marzo); è la sesta regione d’Italia. La percentuale di vaccini somministrati rispetto a quelli consegnati, però, è del 77,4%, meno della media nazionale, che è del 78,9%. Sono stati vaccinati 192.292 uomini e 214.882 donne, in larga parte operatori sanitari e sociosanitari ma continua a salire il numero degli over 80, arrivati a 54.102.

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