Caccamo, la morte di Roberta: il fidanzato immortalato in un video, oggi l’autopsia

Il video di una telecamera di sorveglianza potrebbe “incastrare” Pietro Morreale, il fidanzato di Roberta Siragusa (trovata morta a Caccamo in un burrone proprio su indicazione del 19enne). Il giovane nega di averla uccisa ma i magistrati giustificano il fermo ritenendolo una “personalità incline al delitto e insensibile alla gravità dell’evento” (oggi l’udienza di convalida davanti al gip). E nel corso delle indagini si sarebbe arrivati ad analizzare anche le immagini immortalate dalla telecamera di una villetta: l’auto di Morreale viene ripresa più volte.

Le immagini vengono riprese in piena notte: l’auto del 19enne si dirige verso il belvedere alle 2:37 e poi torna indietro sei minuti dopo, alle 2:43. Ma la stessa macchina viene ripresa nel compiere lo stesso tragitto anche un’ora dopo (alle 3:28): stavolta il rientro avviene 12 minuti dopo, alle 3:40.

Per gli investigatori sono elementi rilevanti, ma si continua a scavare tra le immagini nei cellulari e tra i profili social dei due fidanzati, in cerca di messaggi o immagini che possano dare informazioni utili.  Il tutto in attesa dell’autopsia sul corpo di Roberta, che si svolgerà proprio oggi al Policlinico di Palermo, anche se già ieri è stata eseguita un Tac per individuare eventuali segni di violenza sul cadavere.

Al vaglio anche le testimonianze degli amici: alcuni di loro sono stati già sentiti sull’accaduto e avrebbero ammesso difficoltà e tensioni nel rapporto tra i due giovani. Gli amici della vittima, infatti, sarebbero stati a conoscenza della morbosa gelosia dell’indagato che descrivono come violento, aggressivo, arrivando a picchiarla e minacciarla.

Un amico della vittima (che aveva avuto anche una relazione con Roberta) ha riferito di aver cercato per mesi di convincerla a lasciare il fidanzato Pietro: “L’avevo esortata a chiudere la relazione perché sapevo che sarebbe successo qualcosa di brutto, ma lei rispondeva che aveva paura che facesse del male a lei o alla sua famiglia”. Sabato notte la ragazza all’una, dopo aver lasciato la festa a cui tutti e tre partecipavano, aveva scritto all’amico due messaggi. In uno gli diceva che Morreale voleva un rapporto sessuale, nel secondo lo avvertiva che sarebbe tornata alla festa. Alle 2.30 l’amico scrive alla vittima. “Avevo un brutto presentimento e le ho scritto di chiamarmi se avesse avuto bisogno. Non ho dormito tutta la notte”.

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