Palermo, scontro Rap-Comune: Li Causi se ne va, anche Norata minaccia le dimissioni

Alta tensione tra comune di Palermo e Rap, l’azienda che si occupa di raccolta rifiuti nel capoluogo e che oggi registra le dimissioni presentate dal direttore generale Roberto Li Causi (saranno discusse domani in Consiglio d’amministrazione). E il rischio è che domani a presentare le dimissioni sia anche il presidente Giuseppe Norata: “Se non arriveranno segnali chiari dal sindaco Orlando e dai dirigenti comunali”.

Le dimissioni (presentate e/o minacciate) dei vertici sono l’ulteriore conferma di un quadro complicatissimo per la Rap: i lavoratori sono da ieri in stato di agitazione e l’azienda attende certezze sugli sviluppi futuri e sulla tenuta finanziaria. E in tal senso, Norata tuona sulla mancata convocazione dell’azienda al tavolo con i sindacati da parte di Orlando, ritenuta una “forzatura” e una mancanza di rispetto.

Sul tema interviene così il consigliere Toni Sala (Avanti Insieme): “Invito il cda della Rap a respingere le dimissioni del direttore generale Roberto Li Causi e chiedo al sindaco Orlando di convocare un tavolo tecnico e politico che superi i problemi che hanno provocato anche lo stato di agitazione dei sindacati: proprio nel momento in cui la Regione ha autorizzato il progetto sulla sesta vasca, dando ossigeno alla raccolta dei rifiuti, e l’iter della settima sembra viaggiare spedito, rischiamo di mandare tutto all’aria per uno scontro fra il Comune e la sua partecipata che è assolutamente incomprensibile agli occhi dei palermitani.
Poi bisognerà anche capire come sia stato possibile arrivare a questo punto e di chi sia la responsabilità politica di questo fallimento”.

Il consigliere Antonino Randazzo del Movimento 5 Stelle invece pone l’accento sulla mancata convocazione dei vertici dell’azienda: “in una situazione complessa e difficile per il Comune e la società partecipata di raccolta rifiuti, aggravata dalla emergenza covid e dalla carenza impiantistica regionale,  è fondamentale  per il bene della città  che tutti gli attori siedano al tavolo mettendo da parte eventuali ruggini. Un confronto fra tutte le parti per affrontare le criticità del breve e lungo periodo, al fine di rilanciare con maggior vigore la volontà politica di mantenere pubblico il servizio di gestione rifiuti”.

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