Vaccino, Musumeci: “I richiami sono a rischio”. E la Sicilia prova ad acquistarlo da sé

Adesso la questione vaccini preoccupa sempre di più; anche la Sicilia. I ritardi dalla Pfizer rischiano di proseguire, il commissario Arcuri ha ammesso nel vertice con le regioni che ci sarà una “pur lieve” ma “ulteriore riduzione delle consegne”. E la Sicilia ha anche provato (senza successo) a fare da sé, mentre la campagna vaccinale rischia di andare sostanzialmente in stallo.

Il Giornale di Sicilia riporta infatti come la Regione avrebbe sondato il terreno per acquistare dosi di vaccino in maniera autonoma, ma il tentativo si sarebbe spento sul nascere poiché Roma ha posto il veto (l’acquisto delle dosi è infatti centralizzato). Un tentativo estremo e che tradisce la grande preoccupazione di Palazzo d’Orleans, soprattutto in relazione alla fase dei “richiami”, essendo necessaria la seconda dose per rendere efficace il vaccino.

Musumeci ammette il tentativo (“Da Roma ci è stato detto che non potevamo andare avanti perché non possono entrare in Italia vaccini non autorizzati”) ma soprattutto ammette che c’è grande apprensione per il rischio di nuovi ritardi: “Un altro rinvio nelle consegne delle dosi annunciate e potremmo mettere a rischio i richiami. Puntavamo a immunizzare gran parte dei siciliani già prima dell’estate. Saremo costretti a tempi più lunghi”. E visto che bisogna affidarsi alle “scorte” per le seconde somministrazioni, il ritmo delle nuove vaccinazioni rischia di crollare: dalle 8/10 mila al giorno auspicate si potrebbe arrivare ad appena mille.

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