Eleonora Lo Curto su finanziaria

Lo Curto (Udc): “Vaccino a deputati e personale Ars? Proposta seria, il rischio c’è”

“Nessuno, né tantomeno Gianfranco Miccichè ha chiesto corsie preferenziali per il vaccino. Sappiamo che l’inoculazione va fatta prioritariamente ai soggetti fragili, ai sanitari ed alle categorie più esposte e noi lo siamo”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana, che prende posizione sulla proposta del presidente dell’Ars di valutare una vaccinazione prioritaria anche per deputati e dipendenti di Palazzo dei Normanni.

“Non c’è dubbio che deputati, funzionari e dipendenti dell’Ars corrano un rischio reale di contagio – aggiunge – perché necessitati a lavorare in presenza su tutte leggi in generale e a maggior ragione in questi giorni in cui si lavora alle leggi di stabilità ed al bilancio, che devono essere elaborate anche per contrastare la pandemia e assicurare sostegno economico ai cittadini ed alle imprese siciliane. Non c’è dubbio che siamo una categoria a rischio e per queste ragioni la proposta del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè è non solo responsabile ma anche seria e doverosa”.

E Lo Curto si scaglia contro il Movimento 5 Stelle, che invece ha criticato la proposta: “Fare i populisti sulla salute confondendo per privilegio il vaccino ai parlamentari regionali ed al personale del parlamento siciliano è una squallida e insopportabile volgarità. Gli irriducibili duri e puri grillini dell’Ars ormai in via di estinzione, in un Movimento Cinquestelle decisamente poltronista, sono come gli ultimi dei mohicani che non si fanno scrupolo di gonfiare le vele dell’antipolitica, decisamente abbandonate dai loro leaders nazionali che hanno definitivamente perso credibilità per avere governato e continuato a governare con chicchessia, privi di un chiaro orientamento politico e ideale”.

ARANCIO: “POLEMICHE PRETESTUOSE” – Giuseppe Arancio, parlamentare regionale del PD e componente della commissione Sanità, definisce “pretestuose” le polemiche: “La campagna di vaccinazione e le modalità con la quale deve essere portata avanti è una cosa seria, sulla quale bisognerebbe discutere e confrontarsi senza per forza buttarla in polemica. Considero pretestuosi gli attacchi rivolti al presidente dell’Ars, che ha solo posto una questione di buon senso”.

“Nessuno chiede privilegi, anzi è necessario intensificare l’attività di controllo affinché i vaccini vengano destinati a chi davvero ne ha diritto. La situazione determinata dalla pandemia è già difficilissima per mille motivi – conclude Arancio – è da irresponsabili alimentare una polemica di questo tipo, che rischia di creare ulteriore distanza fra le Istituzioni ed i cittadini”.

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