Musumeci: “Il fuoco amico mi amareggia. Razza? Scivolato su una parola sbagliata…”

“Il fuoco amico non è una novità per me, di certo non mi spavento. Provo qualche amarezza, questo sì”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ha concesso una lunga intervista al Giornale di Sicilia e risponde nuovamente alle critiche: “Se un alleato in buona fede vuol parlare con me, mi chiama al telefono e non sente un giornalista”.

Il riferimento è anche a una recente intervista del presidente dell’Ars Micciché e il governatore prova a smentire le voci di una sua non ricandidatura. Ma proprio in relazione alle parole di Micciché, Musumeci glissa in maniera evidente: “Davvero lo ha detto? Quando? Domenica mattina? Domenica mattina sono andato in campagna a dare da mangiare ai miei cani, randagi e non acquistati. É quasi un appuntamento fisso per me, quando ho qualche ora di libertà. Non ho avuto tempo di leggere nulla”.

Detto questo, il governatore non sembra intenzionato a sottrarsi al confronto: “Martedì conto di incontrare i segretari regionali del centrodestra per un confronto franco e sincero. La sinistra lavora per dividerci”.

E su Razza rispedisce al mittente qualsiasi ricostruzione, limitandosi a un commento sul suo operato politico e ribadendone gli aspetti positivi: “Ho detto che è stato uno dei migliori assessori alla Sanità e lo confermo. É scivolato su una frase sbagliata che va condannata senza dubbio alcuno. Ma l’operato è un’altra cosa. É come se gli avessero piazzato ai piedi una bomba per ridurlo in brandelli. I ristori? Saremo rapidi”.

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