Ars, impugnate le variazioni di bilancio: nel mirino l’intera impalcatura dei conti

Tensione sempre più alta all’Ars per l’impugnativa del Consiglio dei Ministri sulle variazioni di bilancio approvate a dicembre. Nello specifico, è stata impugnata “la legge della Regione siciliana n. 33 del 28/12/2020, recante “Variazioni al bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2020 e per il triennio 2020-2022. Modifiche di norme in materia di stabilizzazione del personale precario”. E a giudicare dal testo dell’impugnativa (che ora è stato acquisito anche dai deputati regionali) i rilievi sono pesanti: ad essere contestata è di fatto l’intera architettura contabile.

Alcuni interventi a copertura sarebbero stati fatti in virtù dell’accordo Stato-Regione quando ancora questo non era formalizzato; e inoltre – si legge -, “tali risorse non possono costituire idoneo mezzi di copertura finanziaria in vigenza di una norma di attuazione che prevede il ripiano del disavanzo anche per l’anno 2020”.

Contestata da Roma anche la clausola di salvaguardia (che prevedeva un meccanismo alternativo di differimento delle quote del 2020 relative al recupero del disavanzo): “É evidente che tale forma di copertura è insufficiente a garantire la copertura delle quote di competenza del 2020 relative al recupero del disavanzo con conseguente violazione dell’obbligo di copertura finanziaria di cui all’art. 81, terzo comma, della Costituzione”.

Per il Consiglio dei Ministri, “tali disposizioni, infatti, introducendo ad esercizio finanziario ormai concluso variazioni agli stanziamenti del bilancio 2020, si pongono in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio, di cui all’articolo 81, quarto comma della Costituzione. Inoltre “le quote di ripiano del disavanzo previste per l’anno 2020 non avrebbero potuto costituire idoneo mezzo di copertura finanziaria in vigenza di una norma di attuazione e di una delibera di giunta che prevede il ripiano anche nell’anno 2020 delle quote del disavanzo accertato con il rendiconto 2018”.

Netta la posizione del parlamentare regionale PD e vice presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Baldo Gucciardi: “L’impugnativa delle ‘variazioni di bilancio’ decisa dal Consiglio dei Ministri non può essere liquidata come ‘ininfluente dal governo regionale che ha il dovere di fornire garanzie sulla legittimità della manovra finanziaria in discussione all’Ars. L’impugnativa ha gettato pesanti ombre sul percorso della manovra, ma il governo Musumeci sta colpevolmente lasciando tutto nell’incertezza, mettendo a rischio anche la legittimità del Bilancio di previsione che il Parlamento regionale sarà chiamato ad approvare nei prossimi giorni. Inoltre è necessario fare chiarezza anche su alcune delle cifre che il governo ha messo in bilancio”.

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